Il primo, non si scorda mai…
Eh si.
Come il primo amore, anche il primo cadavere non si scorda mai.
Vi scrivo dalla sede del valtrompia soccorso, dove mi presto come soccorritore volontario del 118.
Oggi alle ore 14:50 arriva la chiamata dal 118.
Andare in codice rosso sulla strada pezzaze-lavone per supporto all’eliambulanza.
L’arrivo e lo shock.
Un pajero rovesciato a 10 metri dal guardrail, sopra di noi in uno stretto canale solcato da un torrentello.
L’auto è con le ruote per aria, con il posteriore verso valle e il motore verso monte.
Giace incastrata in una strettoia ad imbuto di questo canale.
Sotto l’auto, proprio in bella vista, un individuo schiacciato, prono, con le ginocchia appoggiate a terra e il fuoristrada sulla schiena.
Nella foto si vede, in basso a destra sotto l’auto, una forma rotonda.
E’ il fondoschiena del cadavere.
Il collo rotto e la testa piegata sotto la spalla, la faccia spappolata su un sasso.
Le braccia disarticolate, spezzate, innaturali.
Le gambe piegate con il fondoschiena all’insù, quasi in posizione fetale.
Mio Dio.
Finchè li vedi sui giornali, alla tele, nelle finction… fanno un certo effetto.
Ma vederlo dal vivo, li a pochi passi, in quello stato.
Non so se dormo stanotte.
Poco dopo arriva l’elicottero.
C’è poco da fare, il medico dichiara il decesso.
Arrivano anche i pompieri e l’autogru da Brescia.
Prima che arrivassero i carabinieri ce ne siamo andati (i morti dichiarati non si caricano sull’ambulanza)
Abbiamo saputo poco dopo che trattasi di un certo Otelli Cristian di Pezzaze.
28 anni.
Il video del servizio di TeleTutto: