
Dato il proliferare di nostalgici del Duce, conseguenza intuibile e discutibile sullo stato sociale dell’Italia odierna, faccio presente che sarebbe il caso di documentarsi bene prima di condividere imbarazzanti figure di palta.
Uno dei tanti cavalli di battaglia che sento fino alla nausea è “ringrazia il Duce per la pensione e la mutua”, perché è credenza comune che fu Mussolini ad introdurli.
Basterebbe tuttavia fare una rapida ricerca per controllarne la veridicità, accorgendosi in poco tempo che le cose non stanno proprio così.
La previdenza sociale venne introdotta in Italia nel lontano 1898, in forma volontaria. Venne resa obbligatoria negli anni successivi, fino al 1919 (prima del fascismo).
Mussolini la estese a tutte le categorie di lavoratori dipendenti del settore privato, tralasciando lavoratori subordinati e autonomi.
Essi vengono poi integrati negli anni a seguire del fascismo.
L’estensione alla previdenza (automatica) per vecchiaia e invalidità arriva solo nel 1969…
Fonte: http://www.libertadiscelta.com/storia-previdenza-sociale-in-italia.html
Per approfondire il bene e il male del fascismo: http://ricordare.wordpress.com/perche-ricordare/066-fascismo-incarno-il-male-oppure-il-bene/