Nessuno ci avrebbe mai pensato…. BENVENUTI ALE e SIMO!
Alessia e Simone sono nati stamattina alle ore 10:35.
Cronologia del giorno 19-09-10:
Ore 00:12
Nicola è sveglio e gioca con la wii, Michela si sveglia per fare la pipi e nota una piccola perdita di sangue.
Ore 00:25
Si va al pronto soccorso pediatrico: Ecografia, tamponi e monitor. Sembra tutto ok.
Ore 01:15
Michela si reca dal ginecologo in pronto soccorso per firmare le ultime carte, pareva un falso allarme, quando ha la sensazione di piccole perdite vaginali.
Ore 01:20
Mentre si sta rimettendo sul lettino per un controllo, si rompono improvvisamente le acque.
Ore 01:35
Si decide per il trasferimento a BS, poichè pare che i bimbi siano sotto i 2 kg. (è la prassi).
DA ORA IN POI GLI ORARI SONO IPOTETICI, IL MIO CERVELLO HA COMINCIATO A RICEVERE TROPPA ADRENALINA PER RICORDARE TUTTO…
Ore 2:00
Trasferimento con Croce Bianca a BS.
Ore 2:20
Inizio monitoraggio e analisi per valutare quando fare il cesareo.
Ore 6:20
Ancora sotto monitor, non si sa nulla.
Cotto come un brasato, vado a casa a dormire un paio d’ore.
Ore 9:20
Michela mi chiama e mi comunica che l’anestesista sta preparando… il cesareo è imminente.
Ore 9:22
Contemporaneamente mi vesto, faccio colazione e insacchetto i cambi per i primi 6 giorni di vita dei bimbi.
Ore 9:35
Sono in auto, la fusion fa le fiamme per strada come l’auto di ritorno al futuro.
Ore 9:50
Arrivo all’ospedale e salgo. Michela sta entrando in sala operatoria proprio in quel momento, riesco a salutarla di sfuggita.
Ore 10:38
I miei figli escono dalla sala parto nel classico carrellino in plexiglas… Li vedo per la prima volta. Non ci sono parole per descrivere la situazione, dico solo che ho pianto.
Stanno bene, pesano 2,2 kg circa.
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Ore 11:15
Dopo l’ondata di parenti, SMS, telefonate… salgo in sala post-parto da Michela…
Come entriamo vomita. Alè.
Ore 14:20
Assalito da una fame disumana, e dilaniato da un mal di testa fuori dai canoni, scendo al bar a mangiare qualcosa.
Ore 14:35
Risalgo e sto di nuovo con la mamma… che nel frattempo vomita altre 2 volte.
Ore 15:00
Veniamo avvertiti che Simone è stato trasferito in TIN (Terapia Intensiva Neonatale) per difficoltà respiratorie; mi chiedono di scendere in TIN tra una mezz’oretta.
Ore 15:22
Scendo in TIN
Mi fanno lavare le mani come fossi un chirurgo, indosso il camice monouso e i copriscarpa.
Entro con un nodo in gola grande come un camion e un’ansia che non ho mai provato in vita mia.
Le lacrime di preoccupazione si trattengono a stento… e il naso comincia a sgocciolare.
Entro nella saletta e vedo Simone nella termoculla. Una lacrima parte.
Mio figlio:
I medici ci assicurano che è abbastanza normale per un parto gemellare prematuro e con rottura delle acque, nulla di grave.
Sotto osserazione e con quel coso nel naso per almeno 48 ore.
Rettifica dei pesi: 2,5 kg la Alessia, 2,2 kg il Simo.
Ore 15:45
Risalgo dalla Michela e le racconto il tutto.
Siamo preoccupati ma fiduciosi, siamo in uno degli ospedali migliori d’Europa.
Ore 16:15
Michela viene finalmente portata via dalla sala post-parto. La portano al Nido B, letto 24.
Alessia è a pochi metri da lei, dietro un vetro.
Ore 16:40
Il mal di testa mi sta dilaniando e decido di fare una sortita a casa per riposare un po.
Uscito dall’ospedale avverto anche dei capogiri e gli occhi stanchissimi.
Per la mia incolumità, scendo con la macchina nel parcheggio sotterraneo dell’ospedale e, sedile abbassato, dormo fino alle ore 18.
Ore 18:10
Torno in TIN e vado a trovare Simone.
Mi spezza il cuore vederlo li così. Gli occhi rossi e un patema mi rattristano… ma sono al tempo stesso sereno….
Ore 19:00
Salgo da mia moglie…
Cotta!
Preoccupata per la sua debolezza, le assicuro che entro 2 giorni starà molto meglio…
Ore 20:00
I parenti se ne vanno e restano solo i papà (6 letti per stanza…)
Arriva l’0stetrica con un carrellone con dentro i bimbi…. e li da ai rispettivi genitori.
Alessia manca perchè è nell’incubatrice… Le parole non servono per descrivere la nostra tristezza… la voglia strozzata di abbracciare Alessia…
Ore 20:10
L’ostetrica mi invita ad entrare nel nido con solito camice e copriscarpe e mi fa prendere in braccio mia figlia.
…
…
La magia dell’attimo in cui prendi per la prima volta tra le braccia tua figla è … è … io non so come dirlo…. se quello è il paradiso, vado a messa tutti i giorni…
La pura essenza della felicità.
Il resto del mondo, d’un tratto, è diventato insignificante.
Tutto il mio universo era in quella cosina che tenevo tra le braccia e mi guardava a stento con degli occhietti curiosi… so che non vedeva, ma sentiva la mia voce e cervaca di seguirla con lo sguardo.
Non esisteva più mal di testa, stanchezza, preoccupazione, dolore, ansia… niente è paragonabile a quell’esperienza… e ho ancora da abbracciare SIMONE, e sarà di nuovo una gioia impagabile.
Michela non si aspettava che arrivassi in camera con la nostra Alessia in braccio… Anche sul suo volto, come l’ha vista, si è dipinta la felicità e l’amore di una mamma. Non c’era più niente oltre ad Alessia e Simone….
Spettacolare.
Il vostro papà vi vuole già un mondo di bene piccolini…. e mi mancate così tanto.
Buonanotte e a domani.
Complimenti per il bimbo e la bimba sono bellissimi 🙂