L’almanacco delle invenzioni improbabili #3
Patataio
Simone, guardando il disordine in sala (causato da lui e da sua sorella), ha esclamato questo termine come per sottolineare lo stato da post-terremoto nella quale versava la stanza più importante dell’appartamento.
Secondo una antica quanto improbabile ricerca in collaborazione con l’Accademia della Crusca OGM e l’Unione Italiana Armadietti, il PATATAIO parrebbe essere un luogo mistico tra il Limbo e Massa Carrara dove qualsiasi cosa è fatta di patata e suoi derivati.
Paradiso per gli erotomani e le lesbiche, tale luogo è stato recentemente rintracciato anche su vasi canopi degli antichi statunitensi (vissuti tra il 330 a.C. e i 240° Kelvin) e sui tappeti persiani trovati a Tokyo in provincia di Giappone, prima rotonda a destra dopo il casello di Brescia Nord. E’ poi stato constatato che la frase è inconcludente e adesso scusate ma ho parcheggiato in seconda fila.
Asmarino
Alessia ha ricevuto per Natale il Kit del piccolo ingegnere genetico.
Come primo esperimento ha inventato questa versione turbo power del rosmarino, talmente power turbo che la sola inalazione ti fa venire l’asma.
Se poi ti chiami Rino, oppure sei un naso o un rinoceronte, peggio per te.
Ingerito, di primo acchito, pare non faccia nulla di rito. Tuttavia ti porta via e scrivi per rime in Ungheria.
Sarà contenta la zia che a Pavia fumava la Maria.